Registrazione dei contratti di locazione e di comodato gratuito. Apposizione del visto di conformità per locazioni a canone concordato. Consulenza sul regime fiscale dei contratti di locazione aiutandovi nella scelta della
situazione migliore in base al vostro reddito complessivo.
Che cosa è?
Quando si desidera affittare una proprietà immobiliare, come una casa o un terreno, è essenziale redigere un Contratto di Locazione e registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate.
A chi rivolgersi?
A seconda delle necessità e dei requisiti specifici, esistono diverse tipologie di Contratti di Locazione:
Abitativo a Canone Libero: In questo tipo di contratto, l’importo del canone di locazione viene stabilito liberamente dal locatore, oppure viene concordato d’intesa con l’inquilino, offrendo flessibilità nelle negoziazioni finanziarie.
Abitativo a Canone Convenzionato: Il canone in questo caso è fissato secondo soglie definite in accordi territoriali tra associazioni di locatori e conduttori. Questo tipo di contratto mira a mantenere costi accessibili per gli inquilini attraverso regolamentazioni stabilite a livello locale.
Abitativo di Natura Transitoria: Questo tipo di contratto è pensato per situazioni temporanee in cui non è richiesto il cambio ufficiale di residenza. La durata di questo contratto può variare da un minimo di un mese a un massimo di diciotto, offrendo una soluzione adatta a periodi di breve termine.
Contratto di Affitto Transitorio per Studenti Fuori Sede: Progettato specificamente per gli studenti che studiano lontano da casa, questo contratto offre una soluzione temporanea che si adatta alle esigenze accademiche degli studenti, consentendo loro di avere una sistemazione adeguata durante il periodo di studio.
Ad Uso Diverso da Quello Abitativo: Questo tipo di contratto riguarda immobili destinati a usi diversi dall’abitazione, come ad esempio per attività commerciali o professionali. Questi contratti sono progettati per soddisfare le esigenze degli affittuari in ambiti non residenziali.
La varietà di queste opzioni consente ai locatori e agli inquilini di trovare la soluzione più adatta alle loro esigenze specifiche, offrendo flessibilità e conformità alle normative vigenti.
Tassazione sul Contratti di Locazione
Percepire un canone di locazione implica l’acquisizione di un reddito tassabile, soggetto a specifiche modalità di imposizione fiscale. Il locatore ha l’opzione di scegliere tra due forme di tassazione:
Tassazione Classica tramite IRPEF: In questo approccio, tutti i redditi, inclusi quelli derivanti dalla locazione, sono sommati e soggetti a un’unica imposta, cioè l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Nel caso del canone di locazione, l’IRPEF viene applicata al 95% del canone annuo, con un’aliquota minima del 23%.
Tassazione Sostitutiva tramite Cedolare Secca: Con questa modalità, la tassazione si applica solo al canone annuo, fissando aliquote del 21% o del 10% a seconda che il contratto sia libero o convenzionato. Il 100% del canone annuo è soggetto a questa imposta. Gli altri redditi, diversi da quelli derivanti dalla locazione, rimangono invece soggetti alla normale tassazione IRPEF.
Tuttavia, la scelta tra queste opzioni non riguarda solo le aliquote fiscali. Il locatore deve considerare anche una serie di altri fattori rilevanti per la decisione.
Registrazione del Contratto di Affitto
La registrazione del Contratto di Locazione deve essere effettuata presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di stipula del contratto o dalla sua decorrenza, se questa è precedente. Pertanto, le date di stipula e decorrenza non coincidono sempre.
Per esempio, un contratto di affitto firmato il 10 gennaio potrebbe essere valido dal 1° gennaio, data in cui l’inquilino ha effettivamente preso possesso dell’immobile. Quindi, per calcolare i 30 giorni entro i quali è necessario registrare il contratto, è essenziale fare riferimento a cosa avviene prima tra la decorrenza e la stipula, a meno che queste due date non coincidano.
Tuttavia, i Contratti di Affitto con una durata non superiore ai 30 giorni complessivi nell’anno sono esenti da questo obbligo di registrazione anticipata.