Successioni

Successioni

La dichiarazione di successione va presentata se:

Alla morte di una persona, di cittadinanza italiana o no, agli eredi sono trasferiti beni mobili e/o immobili soggetti all’imposta principale di successione
  • Beni immobili soggetti all’imposta di successione sono tutti i fabbricati ed i terreni siti nel territorio italiano ed estero per la quota posseduta dal deceduto
  • I beni mobili sono tutte le forme di deposito e di investimento per la quota del deceduto valorizzate alla data del decesso eccettuate le forme di investimento in titoli garantiti dallo Stato. Gli istituti di credito sono obbligati per legge a bloccare tutte le posizioni intestate o cointestate a deceduti , (possono essere liquidate ai cointestati solo le quote dei conti correnti e libretti). I beni si trasmetto agli eredi dalla data di morte e quindi da quella data si trasferisce anche l’onere fiscale in genere: IRPEF, IMU, ecc.
Non è obbligatorio presentare la dichiarazione di successione quando l’eredità è devoluta al coniuge ed ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario (valore lordo dei beni) ha un valore non superiore a euro 100.000 e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.

Chi

La dichiarazione di successione è un documento fiscale con il quale un erede si incarica di dichiarare i dati di tutti gli eredi e di tutti i beni trasmessi dal deceduto. Per la delicatezza e la complessità della materia, dove la normativa fiscale si interseca con la normativa civilistica (es. il diritto di famiglia del codice civile) è bene farsi assistere da persone competenti e responsabili.

Dove e quando

La dichiarazione va presenta all’Ufficio Territoriale delle Entrate competente in base all’ultima residenza del deceduto entro un anno dalla data del decesso A volte, per il mancato allineamento di atti di trasferimento o variazioni catastali si presentano dei problemi nella corretta individuazione dei cespiti immobiliari pertanto è bene attivarsi il prima possibile per avere il tempo per sanare le irregolarità ed evitare eventuali sanzioni per presentazione tardiva.

Quanto

Quando nell’asse ereditario sono compresi beni immobili su questi sono sempre dovute le imposte ipotecarie e catastali pari al 3% del prezzo-valore (ovvero il valore calcolato sulla base delle rendite catastali), oltre ad altre imposte previste per le formalità di trascrizione e per le volture.

L’imposta di successione, invece, è liquidata direttamente dall’Agenzia delle Entrate con avviso di liquidazione a tutti gli eredi che ne rispondono in solido fra loro.
Questa imposta non sempre è dovuta in quanto dipende dal grado di parentela degli eredi con il deceduto e dal valore complessivo dichiarato (la somma di tutti i saldi dei beni mobili dichiarati, dal valore dei beni immobili determinato dalla rivalutazione delle rendite catastali rivalutate con coefficienti specifici, valore di aree edificabili, valore di aziende, ecc.) abbattuto dalle franchigie previste sempre secondo il grado di parentela. Ad esempio per i parenti ed affini entro il primo grado vi è una franchigia di 1.000.000 di euro per ogni erede

Cosa fare prima di prendere appuntamento:

  • recarsi presso il Municipio o presso un Notaio e rendere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si indicano i dati del decesso, degli eredi e della loro capacità di agire e la presenza o meno di un testamento
  • contattare gli Istituti Bancari o Poste Italiane per ottenere la “Dichiarazione di credito” che riassume tutte le attività finanziarie del de cuius.

Documenti necessari

  • Autocertificazione dei dati anagrafici di nascita e di morte del deceduto
  • Fotocopia codice fiscale e documento d’identità in corso di validità e autocertificazione ultima residenza dello scomparso e degli eredi
  • Autocertificazione dei dati anagrafici di nascita e di morte di eventuali eredi premorti
  • Codice IBAN del firmatario della dichiarazione.
  • Atti di proprietà degli immobili del defunto: rogiti notarili di acquisto, donazioni ricevute, dichiarazioni di successione precedenti; accatastamenti relativi a variazioni;
  • Attestazioni degli istituti di credito con il saldo fiscale dei beni mobiliari (conti correnti, depositi, libretti, titoli, azioni, fondi, ecc…)
  • Attestazione di eventuali altri cespiti
  • In presenza di testamento: copia della pubblicazione con gli estremi della registrazione
  • Eventuali atti di rinuncia di eredi con gli estremi della registrazione
  • Eventuali atti di donazione fatte dal deceduto ad eredi
  • Eventuale verbale di inventario nei casi di eredi minorenni

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